martedì 15 maggio 2012

Campanule, tè e Casadei giapponese

- "Le cronache di Nipponia" -
ottavo giorno
(venerdì 20 aprile)

Dai, su, parliamone. Ne dobbiamo veramente parlare. Oggi presto servizio al centro. Sono arrivata alle nove. Poco dopo sono arrivate le due signore anziane di cui si prendono cura. Hanno preparato il tè, l’hanno servito con dei biscotti. Abbiamo preso il tè anche noi. Poi hanno misurato loro la febbre e la pressione (e l’hanno misurata anche a me, tranquilli, sto bene!). Ora questa signora di 92 anni sta disegnando delle campanule bellissime e le sta colorando. Capito? Le sta colorando, delle campanule, bellissime!!! Non so cosa dire, questo posto è incredibile. Per di più sto ascoltando del fantastico enka e mi piace (una sorta di Casadei giapponese). Mi sembra di essere in un posto prezioso e misterioso. No, no, vabbè. Ora le fanno il bagno, è pronto il bagno di Nakamura-san mentre Yamada-san disegna le campanule. Anzi, le colora. Io voglio morire qui, deciso. La mia vecchiaia la passerò in Giappone, col Casadei giapponese e le campanule. Honto ni ureshikatta desu!

Encore

Vi voglio solo dire che Yamada-san ha appena disegnato dei gigli bianchi e un tulipano curando i dettagli in maniera impressionante. Ha persino fatto la sfumatura sulla base del fiore. Mi manca nonna Maria. Madò. Madò! Oggi impazzisco.

P.S. Ora stanno facendo un massaggio ai piedi a Nakamura-san con un macchinario fantastico.



Lo colora piano
con le mani di un tempo.
Ricorda le linee,
le traccia, le segue.
Il rosso e il bianco
li alterna con cura.
Riporta su acromatico perché
tutti i giorni che furono.
Il tulipano è rosso
i gigli bianchi.
E la donna ricorda piano.


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