martedì 4 novembre 2014

Le cronache offline – almeno fino al 27

2014.10.19 


Il 27 ci portano, dopo una lunga ed estenuante contrattazione, internet a casa illimitato e la svolta epocale modifichera` per sempre le nostre esistenze (la mia e la vostra, senza scampo!). 

Festeggiamo con questa nota l`arrivo del visto (ormai risalente ad una settimana fa, ma comunque) e dunque l`inizio del terzo anno di Nipponia. Che questo sia quello decisivo.

Il contratto di cui prima si firmo` e le condizioni di legalita` si posero, quindi piu` tempo libero forzatamente e malvistamente preso significa momenti vuoti! L`ineffabile sensazione del tempo morto!!!! E mi sono spiegata tante cose.

I giapponesi scalano, esplorano, sommergono, snowbordano, onsennano, fanno 200 km per andare a mangiare in quel ristorante della tv, giocano a calcio, a softball, a handball, a golf, madonna quanto golf, vanno a eventi di ogni tipo, vernissage, entourage, menage, garage, non si danno pace, cinema, teatro, concerti, non ci deve essere un`ora di buco!

Io, nella mia bradipica condizione d`italiana, dopo aver lavorato venti ore al giorno per una settimana intera, il sabato e la domenica assumevo la mia posizione fetale da combattimento e attendevo lo scorrere delle ore diurne per rivedere l`aria tiepida della notte e andare a fare la spesa.

Ora che cerco di limitare il mio operato alle dieci ore al giorno e che la dieta mi impedisce di fare della cenetta fuori l`evento di massimo gaudio, li capisco!! Se dormi almeno sei ore la sera, il weekend e` un momento di disturbo eterno in mancanza di attivita`!!! Devi uscire, o l`asfissia della monotonia relazionale nipponese puo` seriamente ucciderti!!!!

Il punto e`...con chi?

Mi sono dunque finalmente guardata dentro nello specchio delle mie conoscenze e mi sono resa conto di conoscere una moltitudine di persone e non avere amici. Amici all`italiana. Quelli che li chiami il giorno stesso e gli dici `oh ma stasera che fai?`. Perche` qui non esiste, lo `stasera che fai`. L`appuntamento e` stabilito mesi prima o con un minimo preavviso di due-tre giorni. Confermato per tempo e schedulato per bene, con tanto di mappa del luogo d`incontro. Prenotato, il locale, mi sembra ovvio.

E soprattutto, non si telefonano. Nemmeno gli italiani. Per la qui presente campionessa nazionale di pratiche di vita quotidiana a cornetta agonistica, ricordando il record di otto ore consecutive a telefono con una ancora acerba Silvietta, e` una tragedia. La semplicita` dell`attimo, la velocita` del vieni a casa, IL CAFFE`!!!!! E che sono a fare italiana con tanto di macchinetta se nessuno si viene a prendere un caffe` a casa????

In questo, mi dispiace, ma l`Italia e` davvero maestra. Maestra delle relazioni semplici, maestra del racconto, della convivialita` (che poi sfocia in tradimento e asfissia, molto spesso, ma comunque..), dell`attimo..ma come si puo` rinunciare all`attimo, all`incontro, a quell`istante di improvvisazione che rende la vita quello che e`?

Lo ammetto, questo un po` mi abbatte. Un po` perche` sono un po` scegliarella e non mi piace stare con chiunque pur di uscire, non mi e` mai piaciuto e preferiro` sempre starmene a casa con un bel film che andare ad un evento o ad una cena o qualsiasi cosa pur di non stare sola. Perche` chi non e` solo con se stesso ha il mondo in mano. Un po` perche` sono vagamente pigra e tendo a restamene piacevolmente da sola piuttosto che andare a sbattere di muso contro conversazioni predeterminate e ricercate al fine di chiudere palesemente la porta in faccia alla propria solitudine. Solitudine da metropoli preordinate.

Con questo non voglio dire che sono sola. E anzi, la poca apertura e la superficialita` diffusa delle relazioni mi permette di stimare ancora di piu` quelli che evidentemente ti hanno a cuore e sono veri amici. Quelli che ti chiedono `mi testi questo prodotto per lunedi`?` e che ti riscrivono il curriculum in giapponese in un pomeriggio. Quella, in realta`, che e` una delle mie migliori amiche in Giappone. E non per niente e` cresciuta in America.

Pero` quando pubblico un qualsiasi elemento sul mio facebook nipponese mi stupisco sempre di una cosa. Sui venti mi piace di base che scattano sempre, 15 di questi sono di persone che di me non sanno veramente niente. Mi hanno conosciuto in ambito lavorativo, non sanno nemmeno quale sia il mio background e un po` mi trattano piu` come una figura o un personaggio che come una persona. Insomma, sono una figurina.

Ed e` per gli altri cinque che vado avanti, sempre.

Il mio consiglio: sto usando Tinder, a periodi. Non e` una chat di incontri, ma state attenti, soprattutto le signorine, perche` molti lo intendono cosi`. Tant`e` che le ragazze nei profili scrivono spesso `no hookups` e vi consiglio di scrivere qualcosa del genere. A meno che non li cerchiate. Ci sono molti stranieri quindi si puo` fare amicizia e conoscere gente interessante, che poi ti presenta qualcuno di interessante e magari alla fine qualche amico lo trovi.

L`importante e` muoversi e uscire di casa, perche` fin li` non ti ci verra` mai a trovare nessuno, italiani compresi.

Ma d`altronde e` nelle avversita`, il fiore, ecc.

E` domenica e devo assolutamente uscire. Mi sa che vado a fare la spesa.

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