lunedì 12 gennaio 2015

Oltre Nipponia

Ultimamente sono completamente innamorata dell`Oltre Uomo. Al di là dell'indistricabile mistero "com'è possibile che due note su tre presentino errori di battitura?" sono talmente avvolta dal fascino della rubrica da non potermi esimere dal dovere dell'Oltre Nipponia, a.k.a. come copiare un sito di successo per puro edonismo emulativo.

https://www.facebook.com/pages/Oltreuomo-Magazine/223114741203655?fref=ts



°La prima° 

ovvero 

°Le cinque cose che davvero non sai del popolo di Nipponia°

1. Nei treni è severamente sconsigliato parlare al cellulare e fare confusione. Non è consentito parlare a voce alta né occupare eccessivo spazio con le proprie borse.Fino alle dieci di sera, quando si scatena l'inferno dei salary man intenti a riprodurre sacche per il vomito col solo uso delle mani, signore di mezza età devastate da un paio di birre in preda ad attacchi di ridancianità e vecchietti il cui tasso alcolico supera la soglia di bevibilità del loro pannolone. Si noteranno a Nipponia scene di quotidiana serenità quali giovani in giacca e cravatta riversi lungo le banchine o delicatamente cappottati sulle scale. Alcuni giovani sguazzano in pozze di vomito prontamente ricoperte di segatura da ufficiali del servizio ferroviario con l'abilità di soccorso di pigroman, i quali continueranno a scuotere delicatamente chiedendo "daijoubu (tutto bene)" ai suddetti giovani in evidente coma alcolico, con gli occhi riversi al cielo.

2. Nipponia è un Paese d'ordine e controllo, come tutti i paesi di fantasia, per cui sarà sempre necessario mettersi in fila e rispettare i turni. Tranne per: bambini notevolmente spaesati dal gorgo di disordine creato dal sovrannumero di innecessarie regolamentazioni quanto di personale completamente incapace di rispettarlo, popolazione delle periferie perfettamente abituate a risolvere le cose "come si fa dalle loro parti", vecchi che hanno rispettato le file per tutta la vita emobastaveramente e inevitabilmente gaijin ovvero stranieri perfettamente consci di ogni regolamentazione nella più sottile sfumatura diatopica ma altrettanto grati alla loro schermante natura di gaijin per cui "shiranakatta" a.k.a. Ooops, non lo sapevo. Si annoverino anche tutti quelli che vanno di fretta e a Nipponia la fretta regolamenta ogni più sinistro cavillo dell'ordine pubblico secondo l'antica regola di memoria Brignanesca "c'ho da fa, c'ho da spiccià".

3. Nipponia è Paese di indottrinamento, per cui a scuola ci si mette in uniforme, non si fuma nemmeno in orario extradidattico, non si beve fino ai venti anni, ci si alza in piedi per il saluto e il capoclasse svolge una serie di ruoli tra cui raccogliere, compilare e portare documenti di classe al docente responsabile. Tutto ciò per garantire l'ordine e la precisione di cui sopra, nonché le determinanti norme e strutture sociali preservate fin dai bachi di scuola con un livello elevatissimo di bullismo, suicidi ed hikikomori (giovani che si ritirano in casa rifiutando interazioni sociali). In perfetta linea con la Nipponia adulta.

4. I Nipponesi sono noti per la loro dolcezza, la loro amorevole preservazione di forme rituali di saluto e cordialità, costantemente impegnati in sumimasen, de gozaimasu e qualsiasi evoluzione cortese sia concessa grammaticalmente e non a qualsivoglia copula, così da continuare gioviali e reiterati nella pratica dell'oseji, ovvero quella sottile ipocrisia che permetterà loro di farvi a pezzi non appena abbiate girato l'angolo o ancora prima, nelle loro docili menti da homo pechinensis. Quando vi dicevano che dovete asssssolutamente andare insieme a fare qualsiasi cosa in qualsivoglia posto, all'80% non andrete mai. A meno che non steste parlando con gaijin hunters.

5. I Nipponesi sono diffidenti per quanto riguarda gli stranieri, non accettano di farli entrare facilmente nelle loro case, anime e intimità. Ma se si tratta di invitare chiunque non sia in possesso di cromosoma N al solo scopo di postare una decina di foto o vantarsene con gli amici, ben venga una cena, un tè, un giro in una città vicina, non importa quanto tempo passerete insieme e quanto riuscirete a parlare di niente per il maggior numero di ore, l'unica cosa che conta è che potranno metterlo nel loro potenziale pacchetto di smerciamento gaijinibility. Essere gaijin friendly è un must nella Nipponia che conta, l'unica cosa che non conta niente è chi tu sia e cosa pensi perché l'unica domanda di rilievo sarà "lo mangi il natto? E il sashimi?". Perché dice che c'abbiamo il naso alto.

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