domenica 25 maggio 2014

Le cronache dell`inadempienza

Alla fine succede sempre cosi`. Ti guardi intorno, vedi solo polvere e macerie, chiudi gli occhi come se servisse a dimenticare e poi parte il sottofondo...

...tanananaaaaaaa tananananaaaaa tananananaaaaaaaaaaa deeee aiiiiiissssssss oofffffff taigheeeeeeeeerrrrrr......

Ti alzi.

La tua nippostanza e` ricoperta di polvere. Vestiti ovunque. I piatti semi-sporchi, li` sei fortunata. Mobili accalcati, ossa doloranti, medicinali e vitaminici sparsi. E che ca...

Raiisssiiiinnnnnnnn aaaaaaaappppppppppppppppp beeeeeeeck on deeee striiiiiiiiiiittttttssss

Metti in ordine lo stomaco. Svolti la camera come un calzino. Lessema voluto. Nipporevolution. Getti una busta intera di fogli, foglietti, fogliame, fogliamenti. Ho piu` piatti laminati io di quanta gente sia mai entrata a mangiare a casa mia. Non entrano persone quanti i piatti e bicchieri che ho. Te`, tisane, caffe`, cioccolatini d`ogni forma. Basta.

iiiizzzzz de aiiiss of taigeeeer izzzzzzz de criiiiimmmm offff de faitttt

Ti scrolli di dosso l`inadempienza, l`ignavia, l`accidia, la solitudine inerme del tuo frigorifero e ti rendi conto che nessun nervo accavallato e ingiunzione di pagamento deve essere lasciato al caso.

Io avro` pure messo ad Eye of the tiger l`intro di The Final Countdown come sempre, ma da questo momento deve venire fuori la cronaca di nipponia repressa da almeno sei mesi. Sara` questo sciabordio continuo di nippolavorese che infetta le mie cavita` aereofaringee fino alla nausea. Se posso passare l`aspirapolvere per piu`di 40 minuti in 30 metri quadrati, posso scrivere pure di sei mesi di Nipponia.


Le cronache di Nipponia vintage - Le cronache dell`inadempienza

Vivo a Nipponia da quasi due anni ormai. L`ho conosciuta, viaggiata, esplorata emozionalmente da una serie infinite di angolazioni. La costante e` stata il lavoro a contatto con la gente. E Aoyama Itchome.

Lavoro in media 14 ore al giorno in ufficio. Dormo circa 5 ore a notte. Vivo con l`ansia costante della scadenza, della lite dietro l`angolo, del cellulare che non spengo mai. E se si spegne cado in paranoia. Non so chi mi potra` cercare per quale urgenza. Il fornitore, il capo, il nuovo cliente, il cameraman, uno conosciuto ad un evento che vorrebbe iniziare un business a partire da una cena con me. Davids. Non sai mai chi possa essere.

E` domenica sera, sono le 23.57 e siccome sono sotto medicinali per la terza settimana consecutiva non ho insubordinatamente lavorato questo weekend. Lei mi avra` mandato 5 e-mail nell`arco di un`ora stamattina con diversi assignment, verifiche e progetti. Poi c`e` il nuovo copywriter che ha ancora una visione aziendale troppo nipponica ma lavora e quindi tocca a me fingere che siamo ancora in pieno sakoku. Il manager degli account ha fatto marcia indietro dalla sua crisi esistenziale e sotto promessa di una completa revisione ora segue una sorta di training zen dell`international business. Sotto il peso di milioni di mensetsu nessuno viene assunto nelle uniche posizioni da ricoprire urgentemente. E io mi metto a lavoro adesso, dopo la dovuta cronaca. E ho sonno.

Negli ultimi cinque mesi il mio lavoro e` stato ad alto voltaggio. Dopo quattro mesi di "prova" un giorno lei mi manda una mail che stabilisce che la teorica assistente account svolga un progetto, non un evento, ma una intera fair con tanto di costumizzazione del locale e lancio del nuovo prodotto da sola. Credo di aver lavorato anche 20 ore al giorno per la prima volta nella mia vita. Il progetto e` andato bene. Allora hanno iniziato a dimenticare sempre piu` il concetto di "assistente" e con qualche mese scarso di lavoro uno dopo l`altro si sono susseguiti progetti e posizioni da coprire per chi lasciava e assistenza da dimenticare solo sul biglietto da visita.

Risultato: il mio corpo ha iniziato a gridare.

Non ho una vita sociale. Il sabato ho sonno e la domenica pure, dopo aver dormito lavoro ma questo solo quando non sono fuori dalla mattina alla sera per un evento. Ogni qualvolta abbia preso un giorno di ferie ho lavorato piu` dei giorni normali. Tra marzo ed aprile ho avuto un paio di giorni liberi. Il telefono non smette mai di vibrare. Ho sonno.

A fine Gennaio mi sono resa conto una sera di avere la febbre a 37,8. Il giorno dopo sono andata a lavoro. In un`escalation febbricitante il mio corpo ha svettato verso i 38,5, i 39 e i 39,7, mentre io paonazza seduta in ufficio continuavo a scrivere il plan che lei voleva mostrare nel meeting delle 16.00. L`ho terminato, l`ho stampato e mi hanno costretto a correre in clinica. Febbre a 40 ed influenza A.

Tre giorni dopo ero a lavoro. Lei quel plan non l`ha mai mostrato.

Tre settimane fa avevamo un progetto immane con grand opening. Avevo la febbre a 38, ho terminato il grand opening senza voce e continuato a lavorare per due giorni fino alla completa esaustione delle forze, quando in lacrime e senza un filo di voce sono corsa in clinica. Stessi medicinali dell`influenza A. Quattro giorni a letto per niente. Sono tornata a lavoro senza la forza di reggermi, mi sono autoprescritta cortisone e venerdi` scorso ero di nuovo in clinica.

"Rosa-san. allora come sta..il petto e` un po` migliorato, ancora non sta bene.."
"Guardi, la febbre e` passata ma ho le placche, se mi tocca qui, le sente, ecco, non riesco a respirare, io sono asmatica..quei medicinali ovviamente non mi hanno guarito l`infezione.."
"Ohhhh (visino contrito), ma e` ancora un pochino rossa, vogliamo dare di nuovo..."
"No. Le medicine che mi ha dato l`altra volta non sono servite a niente, butto solo i soldi"
(molto contrito) "ma..non e` proprio cosi`.."
"Si` facciamo cosi`..un antibiotico per l`infezione e un aereosol per i polmoni eh, dotto`?"

Vivo in un Paese di persone lente. Di persone che si maltrattano, che si devastano e che non reagiscono a un mondo marcio e poco effettivo per consuetudine. E se cerco di cambiarlo sono io la gaijin, sono io che non rispetto, che stravolgo, che non so parlare, che non mi so comportare.

Ma il sakoku e` finito, finito!!!!!! Il commodoro Perry e` arrivato nel 1854 mica ieri!!! Basta, basta con questa lentezza stagnante e viscosa, basta con `sta permalosita` prorompente, basta con l`equazione discussione=lite, basta con le strutture e sovrastrutture e sottostrutture e verticalismi balordi come una puttana vergine, basta!

Un po` d`efficienza, fantasia, sogno. Un po` di bellezza, di flessibilita`.

Noi italiani saremo un popolo di caproni, di pigri, di furbi, ma almeno siamo talmente abituati a badare ai fatti nostri che incassiamo piu` di qualche colpo con una risata. E poi menti sagaci, visioni rapide e mirate al risultato. Che qua non abbiamo tempo da perdere, ma da godere al bar!!!

Lavoro cosi` tanto che la mia vita gira intorno a quello. Anche ora qui a gambe incrociate mi fluttuano nella mente i report e la mail e le discussioni e prevedere gia`la risposta da dare a quell`attacco che sai che verra`.

Allora, come spesso accade, non sono riuscita a scrivere quella cronaca che volevo svelare. Non ci ho messo dentro il Sanja matsuri di quest`anno, il Sumidagawa Koen con i suoi hanamisti assurdi, il meraviglioso sistema sanitario nippico, il gay pride!!!! E tutta Shinjuku sanchome!

Ma ormai ho deciso. Fuori tempo e senza fiato non scrivo nemmeno per me.

Un`altra cronaca verra`, questo e` sicuro.


Nessun commento:

Posta un commento